Raccontano
i miti antichi e medievali occidentali riguardo alla fenice.
«È
un uccello magnifico, con la testa ornata di raggi solari; ha 365 piume.
Quando, nel mezzo della notte, il sole sale verso il punto del suo sorgere, a
partire da questo momento, essa accoglie il calore del sole, si riscalda e
gonfia le piume e, nel momento in cui essa si muove per la seconda volta, tutti
gli uccelli si muovono con lei e cominciano i loro voli».
È un
uccello longevo, la cui vita si protrae fino a 500 anni.
Arrivata
al termine della vita, costruisce su di una palma [in greco antico phòinix] il
nido di erbe aromatiche e, dopo essersi adagiata dentro, vi appicca il fuoco.
Dalle
sue ceneri nasce una nuova fenice che trasporta a Eliopoli la “Città del Sole”,
in Egitto, le ceneri dell’uccello morto, racchiuse in un uovo di mirra. Quindi
torna in Etiopia dove vive di perle d’incenso.
In
Oriente la Fenice è uno dei “Quattro animali numinosi”, ossia divini, che sono
di sussidio allo spirito del Saggio. Per mezzo di essi il Saggio può dominare
cielo e terra, montagne e fiumi, dèi e spiriti.
Dice
il Tai Li Chi (Documento sui riti, risalente al I sec. a. C):
«Esistono
360 specie di pennuti e la fenice ne è il capostipite».
Nel
riscaldamento degli “Otto animali” la fenice appare nelle seguenti sequenze
- la fenice che sbatte le ali di lato
- la fenice che sbatte le ali di fronte
- la fenice che vola (infinito)
A presto il video!
Nessun commento:
Posta un commento