venerdì 8 novembre 2013

2. THIEN PHUNG, Fenice celeste

Raccontano i miti antichi e medievali occidentali riguardo alla fenice.
«È un uccello magnifico, con la testa ornata di raggi solari; ha 365 piume. Quando, nel mezzo della notte, il sole sale verso il punto del suo sorgere, a partire da questo momento, essa accoglie il calore del sole, si riscalda e gonfia le piume e, nel momento in cui essa si muove per la seconda volta, tutti gli uccelli si muovono con lei e cominciano i loro voli».
È un uccello longevo, la cui vita si protrae fino a 500 anni.
Arrivata al termine della vita, costruisce su di una palma [in greco antico phòinix] il nido di erbe aromatiche e, dopo essersi adagiata dentro, vi appicca il fuoco.
Dalle sue ceneri nasce una nuova fenice che trasporta a Eliopoli la “Città del Sole”, in Egitto, le ceneri dell’uccello morto, racchiuse in un uovo di mirra. Quindi torna in Etiopia dove vive di perle d’incenso.
In Oriente la Fenice è uno dei “Quattro animali numinosi”, ossia divini, che sono di sussidio allo spirito del Saggio. Per mezzo di essi il Saggio può dominare cielo e terra, montagne e fiumi, dèi e spiriti.
Dice il Tai Li Chi (Documento sui riti, risalente al I sec. a. C):
«Esistono 360 specie di pennuti e la fenice ne è il capostipite».

Nel riscaldamento degli “Otto animali” la fenice appare nelle seguenti sequenze
- la fenice che sbatte le ali di lato
- la fenice che sbatte le ali di fronte

- la fenice che vola (infinito)

A presto il video!

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